Attività consulenziale per la predisposizione e implementazione delle procedure aziendali da adottarsi post COVID-19

Per la ripresa delle attività lavorative (la cosiddetta Fase 2), le aziende hanno il preciso obbligo di legge di garantire il massimo livello di sicurezza possibile ai propri dipendenti, collaboratori, fornitori, clienti, adottando ogni misura necessaria per il contenimento dei rischi di contagio da COVID-19.

Il recente DPCM 26 aprile 2020 rimarca infatti l’assoluta obbligatorietà, per le aziende, di predisporre e adottare specifici protocolli per la sicurezza aziendale.

E’ quindi saggio, per il Datore di Lavoro, avvalersi di professionisti certificati, prevenendo criticità derivanti da una non corretta gestione della situazione, e scongiurando così il rischio di responsabilità, anche penale, gravanti personalmente in capo a Egli stesso, nonché di pesanti sanzioni amministrative a carico dell’azienda.

Best2B può affiancare e supportare le strutture interne aziendali con il proprio team di specialisti dedicati a questa materia, consulenti senior specificamente qualificati, certificati e con esperienza pluridecennale delle tematiche di sicurezza sul lavoro, erogando servizi consulenziali, di alto livello qualitativo, per l’assolvimento degli aspetti legislativi previsti dal D.lgs. 81/2008 (T.U.S. Testo Unico Sicurezza), quali, a titolo di esempio:

  • Assessment delle peculiarità operative/produttive, con fotografia della situazione di partenza ed evidenza delle aree di intervento necessarie.

Si tratta di una specifica metodologia messa a punto al fine di poter realizzare un rapido ma efficiente check-up delle attuali metodologie lavorative e della loro rispondenza al fine di ottenere il massimo contenimento del rischio di contagio del COVID-19.

  • Supporto alla creazione del Comitato Aziendale per la gestione dell’Emergenza, con eventuale partecipazione alle sedute programmate.

Per il rispetto delle disposizioni è espressamente prevista la costituzione di un apposito “Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del Protocollo di Regolamentazione, con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del RLS”.

Compito di tale Comitato sarà vigilare sulla corretta attuazione delle previste azioni di contenimento di potenziali contagi, mantenere costantemente aggiornate le suddette azioni agli aggiornamenti normativi e/o tecnico-scientifici che verranno emanati dalle autorità competenti, come anche sulla base di eventuali difficoltà/inadeguatezze riscontrate nel tempo.

  • Elaborazione e redazione dello specifico “Protocollo condiviso di Regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro”.

Trattasi del documento che “contiene misure che seguono la logica della precauzione e seguono e attuano le prescrizioni del Legislatore e le indicazioni dell’Autorità Sanitaria”, e che il Datore di Lavoro (così come individuato ai sensi del D. Lgs. 81/2008 – Testo unico per la sicurezza sul lavoro), è chiamato a redigere sulla scorta di tutte le indicazioni contenute nel documento del 24 aprile 2020, adattandolo alla propria realtà aziendale e rispettando in modo scrupoloso quanto disposto nel documento originario.

L’azienda è quindi chiamata a informare i propri interlocutori, riportando dettagliatamente tutte le misure necessarie che dovranno essere attuate per il contrasto e il contenimento dell’emergenza sanitaria, in ogni contesto e luogo aziendale, per ogni tipologia di soggetto (addetti alla produzione, magazzinieri, impiegati, dirigenti, fornitori esterni, clienti e, più in generale, qualunque terzo debba accedere ai locali aziendali.).

A puro titolo di esempio, non esaustivo:

    • Procedure di ingresso e uscita dagli ambienti di lavoro e comportamenti da tenersi negli spazi comuni (es. mensa, aree di ristoro con distributori di bevande/snack etc, spogliatoi, bagni, locali fumatori etc.);
    • Procedure per la pulizia e sanificazione di ogni tipologia di ambiente, delle attrezzature e dei mezzi, nonché le precauzioni igieniche personali;
    • Individuazione, modalità di fornitura (a carico dell’azienda), e di corretto utilizzo degli appositi DPI (dispositivi di protezione individuale), che i dipendenti dovranno scrupolosamente adottare, e corretta registrazione dell’avvenuta loro consegna/messa a disposizione;
    • Procedure di utilizzo degli spazi comuni (mense, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande/snack etc);
    • Fruibilità delle procedure/disposizioni, mediante apposite informative nell’intranet aziendale, nelle apposite bacheche, con cartellonistica e con segnaletica orizzontale e verticale all’interno dei locali aziendali;
    • Predisposizione di procedure operative in sicurezza e rimodulazione dei livelli produttivi;
    • Organizzazione aziendale (turnazione, smart work, trasferte, riunioni, formazione etc);
    • Procedure da adottarsi in caso di soggetto sintomatico e indicazioni per la sorveglianza sanitaria.
  • Redazione dell’informativa periodica relativa allo smart working

Trattasi di uno specifico documento che il datore di lavoro è tenuto a predisporre e consegnare periodicamente, come previsto dall’art. 22 della legge 81/2017, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), nonché a ogni dipendente che svolga la propria prestazione in “modalità agile”.

Tale informativa è finalizzata a individuare i rischi “generali” e i rischi “specifici” connessi alla particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa “a distanza”.

  • Revisione / aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
  • Predisposizione di specifici piani formativi, rivolti a ogni categoria di personale dipendente.

Best2B è a Vostra disposizione per qualsiasi desiderio/necessità di approfondimento in merito: Vi invitiamo a contattarci ai riferimenti riportati in calce, oppure compilando l’apposito “modulo di richiesta contatto” presente nel nostro sito https://www.best2b.it .